Se stai cercando un corso per differenziarti dalla concorrenza, questo Montessori è quello che fa per te: ecco i motivi
L’Opera Nazionale Montessori ha recentemente annunciato un entusiasmante corso di differenziazione didattica, accessibile a chi desidera intraprendere la carriera d’insegnante nella scuola dell’infanzia, specificamente per i bambini dai 3 ai 6 anni. Questo programma formativo rappresenta un’importante opportunità per coloro che mirano a specializzarsi nel metodo Montessori, un approccio educativo unico e apprezzato, che promuove l’autonomia dei piccoli. C’è molto da sapere su questo corso e su cosa comporta, quindi diamo un’occhiata più da vicino ai dettagli.
Le iscrizioni al corso di differenziazione didattica dell’ONM sono ufficialmente aperte e l’interesse è già palpabile. Il corso ha una durata totale di 500 ore ed è strutturato in due blocchi distinti. La prima parte è principalmente teorica e sarà realizzata in modalità online, mentre la seconda parte avrà luogo in presenza, a Milano. Questo approccio ibrido consente una maggiore flessibilità, permettendo ai futuri educatori di gestire meglio il proprio tempo e le proprie responsabilità. Il kick-off è previsto per il 5 aprile 2025, ma attenzione: la domanda di ammissione va presentata entro il 18 marzo 2025, con le iscrizioni che chiuderanno il 27 marzo. Questo è un passaggio cruciale e strategico che chi aspira a unirsi a questo mondo non può permettersi di trascurare.
Risulta importante sottolineare anche l’aspetto legato alle graduatorie provinciali per le supplenze . Non è solo un semplice corso, ma una tappa fondamentale per accedere a posizioni di insegnamento prestigiose. Non solo permette di acquisire competenze, ma può anche garantire un punteggio maggiorato nelle graduatorie, offrendo così maggiori opportunità di mercato. Una bella opportunità da non lasciarsi scappare se si mira a una carriera in questo ambito.
Il metodo Montessori è basato su un approccio educativo che incoraggia l’indipendenza e la libertà di scelta tra le attività scolastiche, caratteristiche che differenziano in modo significativo le istituzioni montessoriane dalle scuole tradizionali. Ma che cosa significa esattamente? In una scuola Montessori, i bambini hanno la possibilità di esplorare e occupare il proprio tempo libero, decidendo autonomamente come organizzare le proprie attività. Gli ambienti educativi sono appositamente progettati per favorire un’ampia gamma di esperienze salvaguardando sempre la supervisione e il supporto dei docenti, che intervengono quando necessario.
In questo modo, lo studente non è mai solo in questo percorso; c’è una guida, un maestro che è lì per accompagnarlo in ogni passo. Inoltre, rispetto alle lezioni tradizionali piuttosto lunghe, nelle scuole Montessori le lezioni frontali sono rare e brevi, permettendo ai più piccoli di lavorare secondo i propri ritmi e interessi. E non finisce qui: il metodo Montessori promuove un ambiente stimolante dove l’apprendimento avviene naturalmente e quasi senza forzature. È un approccio che si sta diffondendo sempre più, attraendo genitori e docenti che cercano modalità alternative per educare i bambini.
Per insegnare secondo il metodo Montessori, è indispensabile possedere un diploma di abilitazione, che si ottiene partecipando a un corso di differenziazione didattica come quello offerto dall’ONM. Con l’abilitazione in mano, gli insegnanti non solo possono lavorare in scuole Montessori, ma attualmente possono anche accumulare 3 punti aggiuntivi nelle graduatorie provinciali per le supplenze . Questo è un dato da tenere in costante considerazione, soprattutto in un momento come questo, dove le opportunità nell’ambito educativo sono molto richieste.
Questa possibilità di punteggio extra è significativa, poiché influenzerà direttamente le possibilità di ottenere una posizione nella graduatoria. Nella prossima aggiornamento delle GPS si prevede che chi ottiene questa abilitazione sarà in grado di riscontrare un incremento del punteggio, a seconda di come si procederà con le nuove disposizioni. Un bonus non da poco, considerando il valore strategico che tali punteggi possono avere nel competitivo ambiente educativo.