Ponte di Oggnisanti, le origini sono state svelate solo ora: le simbologie nascoste incutono terrone

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Halloween e le origini del Ponte di Ognnisanti, ecco cosa si nasconde: i dettagli e le curiosità della festa 

Halloween è una festa che affascina ognuno con la sua atmosfera ricca di mistero e divertimento, è apparentemente semplice, ma in realtà ha radici che affondano nella cultura europea e rappresentano un viaggio lungo secoli. Sebbene oggi sia soprattutto associata a tradizioni americane, la sua origine trova spazio in una fusione di credenze religiose, culti antichi e usanze folkloristiche che si sono evolute nel tempo. Scopriamo insieme il significato di questa celebrazione, le sue origini e le tradizioni che la rendono unica.

Le origini di Halloween: un viaggio nel tempo

La festa di Halloween, celebrata nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, ha origine che si intrecciano con la commemorazione di Ognissanti, una festività introdotta dalla Chiesa cattolica nel VII secolo. Questo legame è molto più di una semplice coincidenza: Ognissanti segna il giorno in cui si onorano i santi e i martiri, quelli che hanno vissuto vite significative per la comunità cristiana. Inizialmente, il giorno dei santi si celebrava a maggio, ma nel corso degli anni fu riposizionato al primo di novembre per allinearsi meglio con i cicli delle stagioni e dei raccolti. Non a caso, la vigilia di questa festa cominciò ad essere vista come un momento di veglia, un’anticipazione carica di attesa.

L’usanza di vegliare durante la notte è una tradizione consolidata, indistinguibile dai festeggiamenti di Natale e Pasqua. Le origini galliche e celtiche, infine, si preparano a miscelarsi a queste celebrazioni, contribuendo a creare rituali e usanze peculiari. In particolare il festival del Samhain, che segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno, riveste un’importanza particolare. Durante questa festività, i confini tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliavano, permettendo agli spiriti di vagare tra i mortali. Quando questo mix di tradizioni raggiunse l’America, grazie all’immigrazione, si trasformò ulteriormente, dando vita a una festa che oggi ci sembra familiare, ma che ha origini lontane e complesse.

Halloween: significato e simbologie nascoste

La parola “Halloween” ha una derivazione intrigante e chiama in causa la celebrazione dell’”All Hallows’ Eve,” che letteralmente significa “Vigilia di Tutti i Santi”. L’etimologia è infatti profondamente inserita nella ricorrenza, dove il tema della commemorazione si fonde con quello del divertimento popolare. La tradizione di intagliare le zucche, di vestirsi in modo spaventoso e di far suonare campane e risate ricorda la nostra origine, oltre a includere un richiamo sempre attuale a un rispetto e a un ricordo per i defunti.

Intagliando zucche, è come se si cercasse di tenere lontani gli spiriti maligni; una sorta di protezione che si attualizza in un gesto che, sebbene ludico, ha alla base una duplice valenza. Ogni anno, all’approssimarsi del 31 ottobre, si possono vedere nei negozi decorazioni e travestimenti che richiamano fantasmi e apparizioni. Queste immagini, pur apparentemente leggere e goliardiche, portano con sé il peso e il ricordo di riti antichi e significativi che si sono comunque ridotti, nel tempo, a pura forma ludica.

Eppure, gli elementi folkloristici di Halloween sono quelle stesse pratiche religiose, che una volta ai confini di dodici battaglie di fede, sono ora saldamente ancorate nel pensiero contemporaneo, perché si festeggia in un modo che alla fine celebra più il divertimento che la commemorazione. Quindi, ogni volta che si indossa un costume spaventoso o si intaglia una zucca, si partecipa involontariamente a un rituale che affonda le radici nella storia umana.

Tradizioni di Halloween: dolcetto o scherzetto?

Una delle tradizioni più amate e celebri è senza dubbio il “dolcetto o scherzetto”, un modo di dire che da solo riesce a far venire in mente immagini di bambini intenti a bussare alle porte con il viso mascherato. Questo gioco di società ha origini che si intrecciano con varie antiche usanze, ben radicate nel tessuto culturale. Inizialmente, le “soul cakes”, torte delle anime, venivano preparate per i bambini che durante la notte di Ognissanti andavano di casa in casa a chiedere cibo in cambio di preghiere per i defunti.

Il detto “trick or treat”, in uso più recente, si è diffuso a partire dai primi anni del ‘900, e anche se il suo significato finale sembra piuttosto innocuo, presenta un pizzico di ironia nel sottintendere che se non si ha il dolce, si potrebbe ricevere uno scherzetto. Eppure, riflettendo sull’origine di questa usanza, non si può fare a meno di non chiederci quale sia il vero significato di questo interscambio. Alcuni esperti suggeriscono che il festival del Samhain abbia influenzato anche questo gesto, chiedendo a noi di non dimenticare che il cibo all’apparenza semplice può racchiudere significato e tradizione.

Ogni anno, i bambini affollano le strade per raccogliere dolcetti, creando insieme un’atmosfera di allegria e di comunità. Questo atto, pur mantenendosi ludico e festoso, porta in sé la memoria di anni e secoli, così che il dolcetto si fa simbolo di una continuità che va oltre il semplice cibo, rappresentando molto di più di quanto possa sembrare superficialmente.

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L’evoluzione di Halloween: dalla tradizione al commercio

Cambiando il punto di vista, non si può tralasciare la forma contemporanea di Halloween in quanto festa che è diventata pienamente commerciale e caratterizzata da eventi pubblici. Da quando la festa ha fatto il suo ingresso negli Stati Uniti nel ‘600, principalmente tramite le ondate di immigrazione irlandese e scozzese, essa ha subito una progressiva trasformazione da festa comunitaria a evento commerciale di massa. Questo è il presupposto di una festa che conosciamo bene oggi, ricca di luce, colori e fragranze di dolciumi.

L’inversione del significato, dal festeggiare i defunti a celebrare la vita e la comunità, ha portato a fenomeni come le parade e le feste a tema, che riempiono le strade delle città e i negozi con decorazioni attentamente studiate. Questa mutazione culturale ha visto riselezionare ed eventualmente sostituire il carattere originario della festa, portando comparti commerciali a intraprendere strategie colossali per sfruttare ogni aspetto di Halloween.

Le statistiche parlano chiaro: solo negli Stati Uniti la spesa legata a questa festa ha superato nel 2022 i dieci miliardi di dollari. Dalla decorazione delle case ai costumi, dai dolciumi alle attività a tema, i mercati si attrezzano per soddisfare questa curiosa “domanda” di celebrazione, spargendo un po’ di magia commerciale, ma al tempo stesso, con un sapore di nostalgia che ci riporta alle radici profonde della commemorazione.

In sintesi, oggi Halloween è un fenomeno globale, ma resta importante ricordare il cammino lungo e tortuoso che ha portato a ciò che vediamo oggi. Un viaggio che, tra tradizioni e commercializzazione, continua a raccontare storie di vita e di morte, di paura e di gioia, di celebrazione e di memoria.