Se vuoi saperne di più circa i percorsi abilitanti al II ciclo, questo è tutto quello di cui devi essere a conoscenza: i dettagli
Attualmente, le università sono occupate a concludere i percorsi abilitanti del primo ciclo, un passaggio fondamentale per poter passare al secondo. Questi corsi, secondo quanto riportato nella nota del MIM del 14 maggio, dovrebbero terminare tra novembre e dicembre del 2024. Questo è cruciale per i candidati che hanno accumulato almeno 30 CFU, i quali desiderano partecipare al secondo concorso PNRR. Questo concorso dovrebbe essere indetto entro il mese di dicembre 2024.
È interessante notare che, prima della partenza del secondo ciclo di corsi, è necessario che venga aperta la banca dati ministeriale che permetterà agli atenei di presentare le loro proposte. L’apertura di questa banca dati è prevista tra novembre e dicembre di quest’anno. Solo dopo questa fase, le università dovranno attendere le dovute approvazioni da parte dell’ANVUR e del Ministero dell’Istruzione. Successivamente verrà emesso un decreto ministeriale che autorizzerà l’effettivo bando dei corsi. Con tutti questi passaggi in atto, è piuttosto improbabile che i corsi possano avviarsi entro la fine del 2024.
Abbiamo detto che le tempistiche per inizio del secondo ciclo di percorsi abilitanti si allungano. Ma quali sono le vere probabilità che si concretizzino? Facendo un’analisi attenta delle procedure necessarie, è lecito ipotizzare che fino ai primi mesi del 2025 non ci saranno opportunità di attivazione. Al momento non ci sono date certe, né comunicazioni fresche da parte del MIM né indicazioni da parte del MUR. Quindi, l’unica certezza è quella dell’incertezza.
Questa situazione crea un clima di attesa e un pizzico di frustrazione tra coloro che aspettano con ansia notizie definitive. La mancanza di aggiornamenti puntuali potrebbe generare confusione tra i candidati, i quali sono in trepidante attesa di comprendere come muoversi nel loro percorso di formazione, a chi rivolgersi o quali siano i passaggi successivi da seguire.
L’offerta didattica, chiaramente, sarà resa nota solo dopo che saranno state completate tutte le approvazioni richieste, il che segnerà un ulteriore passo avanti per l’attivazione di questi attesi corsi. Sarà dunque interessante seguire l’evoluzione di questa situazione e capire se si arriverà a chiarimenti più rapidi da parte delle autorità competenti.
In attesa di vedere come si evolverà la situazione, gli aspiranti docenti possono comunque intrattenere delle buone pratiche per prepararsi al meglio ai futuri percorsi abilitanti. È infatti utile rimanere aggiornati sulle novità relative al settore dell’istruzione e alla formazione continua tramite fonti di fiducia e canali ufficiali. Partecipare a seminari, workshop e altre attività di aggiornamento professionale potrebbe rivelarsi vantaggioso.
Inoltre, è fondamentale coltivare una rete di contatti con altri aspiranti docenti e con professionisti già attivi nel mondo della scuola. Questo networking potrebbe rivelarsi prezioso non solo per condividere informazioni, ma anche per scambiare opinioni e esperienze che potrebbero rivelarsi utili quando finalmente i corsi partiranno.
Infine, un’ottima strategia è quella di dedicarsi alla lettura di testi e materiali didattici, che arricchiranno il proprio bagaglio culturale ed educativo. Così facendo, chi ambisce a diventare insegnante si prepara concretamente a cogliere al volo le opportunità che si presenteranno una volta che il secondo ciclo di percorsi abilitanti sarà finalmente attivo.