A chi non è mai capitato, durante una folle ricerca del parcheggio, di chiedere a un amico di “tenere il posto”, magari mentre si fa inversione di marcia. Ma è legale una simile pratica?
Trovare parcheggio può spesso sembrare un’impresa ardua, soprattutto nelle grandi città o in luoghi molto frequentati come centri commerciali, vie dello shopping, o aree di interesse turistico. La disponibilità limitata di posti auto e l’alta domanda contribuiscono a rendere questa attività particolarmente frustrante per gli automobilisti.
Dopo aver finalmente individuato uno spazio libero, non è raro scoprire che quel posto è già “occupato” da una persona a piedi, in attesa di un’altra auto. Questa pratica, comunemente osservata in contesti urbani e affollati, suscita spesso discussioni e polemiche tra conducenti. Ma è legale riservare un parcheggio per qualcun altro?
È legale riservare un parcheggio per qualcun altro?
Una situazione tipica vede il conducente far scendere un passeggero per “bloccare” il parcheggio, mentre l’auto completa il giro dell’isolato o effettua una manovra. Questa pratica è molto diffusa, ma altrettanto controversa, spesso generando tensioni tra gli automobilisti che cercano di occupare lo stesso spazio.
Nonostante sia indubbiamente fastidiosa per chi cerca parcheggio, riservare un posto per un’altra persona non costituisce una violazione esplicita della legge. Secondo la normativa, chi occupa un posto non può essere rimosso forzatamente, a meno che non si verifichino abusi particolari, come l’uso improprio dello spazio.
Questo principio è stato confermato dalla Corte di Cassazione, che in una delle sue sentenze ha stabilito che trattenere un parcheggio per un altro conducente è considerato una forma di delega. Tale delega non richiede alcuna formalità scritta e può avvenire verbalmente, riconoscendo dunque la legittimità della pratica.
Tuttavia, sebbene la Corte abbia riconosciuto questa prassi, esistono altre normative che possono essere violate, come quelle relative all’uso del suolo pubblico, la proprietà privata o l’impedimento della circolazione stradale.
Le possibili violazioni legali
Nonostante la riservazione del parcheggio per conto terzi non sia di per sé illegale, esistono situazioni in cui potrebbero entrare in gioco altre disposizioni normative. Ad esempio, l’uso del suolo pubblico deve essere temporaneo e non può pregiudicare il diritto di altri di utilizzarlo.
Inoltre, il tentativo di “segnare” un posto con oggetti fisici, come una sedia o un cono, rappresenta una violazione più grave. In tal caso, si configura il reato previsto dall’art. 633 del Codice Penale, che punisce l’occupazione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati. La sanzione può variare dalla reclusione fino a due anni a una multa da 103 a 1.032 euro.
Riservare un parcheggio per qualcun altro è dunque tecnicamente consentito, a patto che non si ostacoli il traffico o si superi il tempo necessario per l’arrivo dell’auto. È importante, tuttavia, tenere presente che la situazione può degenerare rapidamente in caso di comportamenti abusivi o violazioni di altre norme. In ogni caso, la responsabilità individuale e il rispetto per gli altri automobilisti dovrebbero sempre guidare le azioni degli utenti della strada.