Tutto quello che c’è da sapere sull’intelligenza artificiale, che vantaggi comporta eperch° non dobbiamo temerla.
La trasformazione digitale nelle scuole è ormai un argomento centrale di discussione. Questo percorso, in continua evoluzione, si offre come una grande opportunità sia per gli studenti che per gli insegnanti, contribuendo a migliorare l’efficacia didattica e la qualità della formazione. È un cambiamento visualizzato come un’opportunità per arricchire l’insegnamento, non solo un semplice strumento di lavoro.
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha suscitato reazioni contrastanti, in particolare con l’arrivo di tecnologie come ChatGPT. Difatti, non è stata vista all’inizio come un alleato nella didattica, ma piuttosto come un pericolo da cui guardarsi. Tuttavia, l’idea di integrare l’IA nelle aule scolastiche sta cambiando. Infatti, oggi si cerca di vedere l’intelligenza artificiale come un assistente virtuale, un’opportunità per supportare i docenti nel loro fondamentale lavoro.
Il cambiamento è lento ma in atto, il che provoca una sorta di riavvicinamento tra insegnanti e tecnologia, cercando di sfruttare al meglio questa nuova risorsa per arricchire l’esperienza educativa. Nonostante le incertezze e le paure iniziali, questo approccio mira a garantire che l’uso dell’IA in classe non sostituisca gli educatori, ma piuttosto li aiuti ad affrontare più efficacemente le sfide della didattica moderna, donando loro maggior tempo da dedicare alla parte più umana ed interattiva dell’insegnamento.
Il progetto sperimentale di IA nelle scuole italiane
Aspri due anni fa, il Ministro Valditara ha fatto il grande annuncio all’estate 2023: un progetto sperimentale di utilizzo dell’intelligenza artificiale in 15 scuole dislocate in diverse regioni italiane. Ecco che l’idea è stata accolta con curiosità! Questo progetto prevede l’introduzione di un software all’interno di Google Workspace, ponendo un focus speciale sulle materie STEM e l’apprendimento delle lingue straniere.
Coinvolgendo classi di seconde medie e prime e quarte superiori nelle regioni del Lazio, Calabria, Toscana e Lombardia, il progetto avrà una durata di ben due anni. A prendersi la responsabilità della supervisione sarà Invalsi, l’ente nazionale per la valutazione nel campo dell’istruzione. Nel corso della sperimentazione, i dati saranno raccolti e analizzati in modo anonimo, e solo successivamente sarà possibile esplorare i risultati e il passo di questo innovativo esperimento educativo.
A marzo 2024, nell’importante fiera Didacta, Google ha presentato ai partecipanti le sue soluzioni innovative per la scuola, come “Esercizi Guidati”. Questo strumento si basa su dati enormi e aiuta a creare esercizi personalizzati in base al materiale delle lezioni. Inoltre, è capace di fornire feedback in tempo reale, permettendo così agli studenti di comprendere subito dove hanno bisogno di miglioramenti e donando ai docenti spunti per ottimizzare il loro insegnamento.
I vantaggi sulla didattica portati dagli strumenti di IA
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle aule scolastiche non è soltanto una chicca tecnologica, ma porta con sè tantissimi vantaggi concreti. Innanzitutto, un aspetto fondamentale: il processo di apprendimento diventa decisamente più dinamico e interattivo. Questi strumenti innovativi, dotati di chatbot, riescono a trasformare le esperienze di apprendimento rendendole meno ripetitive e più coinvolgenti. Si offre così un’opportunità per i discenti di ricevere risposte immediate sui loro punti di forza e sulle aree in cui possono migliorare ulteriormente.
In termini di inclusione, inoltre, va sottolineato come questi sistemi possano garantire l’accessibilità alle diverse abilità: ciò significa che studenti con differenti necessità possono aver accesso a metodi di apprendimento più adeguati per loro. Strumenti come Audiopen AI, ad esempio, consentono la conversione di risorse audio in testi facilmente utilizzabili, seguendo il livello richiesto.
Ampia e variegata è anche la gamma di soluzioni disponibili come Brainly, un’app che collabora con GPT-4 di OpenAI. Quest’ultima permette agli studenti di personalizzare il proprio percorso. Inoltre, Clickup brain aiuta gli alunni a gestire compiti complessi suddividendoli in fasi più piccole. L’assistente Gauth di ByteDance, poi, offre risposte rapide a domande accademiche, facilitando gli studenti nei momenti di emergenza.
Che dire dello strumento Luzia, utile per la trascrizione dei materiali audio e la creazione di contenuti visivi? Davvero un aiuto prezioso per rendere l’apprendimento più vario e interattivo. Durante il periodo di sperimentazione, ci si aspetta di osservare come queste tecnologie e strumenti possano apportare reale miglioramento alla didattica moderna rendendola non solo più accattivante, ma anche più efficace nei risultati.
La necessità di rimanere al passo con i tempi
La penetrazione dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana è già in atto e innegabilmente influenzerà anche il modo in cui gli insegnanti e gli studenti interagiscono. Questo cambiamento è un riflesso delle evoluzioni che stiamo vivendo in tutti gli aspetti della nostra vita. La scuola, come essenziale fulcro della società, non può e non deve restare indietro di fronte a questa rivoluzione culturale.
Sembra chiaro che il futuro del mondo scolastico richiederà di essere aperti e pronti a nuove modalità di insegnamento e apprendimento. Con l’integrazione di questi strumenti e tecnologie, il modo in cui concepiamo l’istruzione potrebbe subire una metamorfosi significativa. Quindi, resta da vedere quali risultati emergeranno nel corso della sperimentazione nelle scuole e come questi dati potranno influire sulle scelte future per l’educazione. È un periodo di grande trasformazione, ed è affascinante immaginare dove ci porterà tutto ciò.