Educazione finanziaria: il segreto nascosto dietro al divario di genere. Scopri cosa la scuola può fare per proteggere le ragazze dalla violenza economica e psicologica!

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È al mondo della scuola che è necessario guardare per affrontare in modo efficace il problema del gender gap finanziario, che purtroppo continua a persistere. Durante la recente conferenza dal titolo “Le sfide dell’empowerment finanziario femminile”, svoltasi in un’importante location come la sala Zuccari del Senato, si è acceso un riflettore su questo tema, portando alla ribalta esperienze e testimonianze significative da cui emergono idee e suggerimenti. Organizzata dall’Associazione Side by Side con la preziosa collaborazione di enti come RAI e InclusioneDonna, questa iniziativa ha creato uno spazio per discutere e confrontarsi su questa questione sempre più rilevante.

Alla conferenza si sono esplorate domande cruciali, fra le quali: quante donne dispongono delle competenze necessarie per prendere decisioni consapevoli riguardo alle loro finanze? E quali conseguenze ha la scarsa alfabetizzazione finanziaria? Le risposte emerse non sono state confortanti. Infatti, come riportato da diverse fonti, risulta che ben il 22% delle donne in Italia vive in una condizione di dipendenza economica, un dato allarmante se paragonato ad altre nazioni europee, come Germania e Austria, dove la percentuale si attesta solo attorno al 5%. La situazione non migliora neanche per quanto riguarda le fonti di reddito: quasi il 30% delle donne italiane non ha un reddito, rispetto al 12% degli uomini. Questo scenario evidenzia un urgente bisogno di intervento.

Analizzando il futuro, il vice capo servizio Educazione finanziaria di Banca d’Italia ha rivelato che, secondo l’indagine Pisa-Ocse, il divario di alfabetizzazione finanziaria fra i giovani è in aumento. Se nel 2012 i ragazzi superavano le ragazze di 8 punti, nel 2022 il gap è salito a 20 punti. Questo trend segnala un aggravarsi della situazione e pone domande inquietanti su come il sistema educativo possa rispondere. L’alfabetizzazione finanziaria, come definita dall’Ocse, implica un insieme di competenze e atteggiamenti che sono fondamentali per prendere decisioni informate e raggiungere la stabilità economica personale.

L’importanza dell’educazione finanziaria per le donne

Discutere di denaro e finanze è, secondo molti relatori della conferenza, un atto molto più significativo di quanto possa sembrare. È, in effetti, un atto di emancipazione che produce un impatto enorme sulla vita quotidiana e sull’indipendenza delle donne. Le relatrici hanno sottolineato l’importanza di affrontare l’educazione finanziaria sin dalla giovane età, specialmente per le ragazze, per favorire la consapevolezza e la competenza in ambito economico. Affrontare queste tematiche è cruciale per far sì che le donne sviluppino le abilità necessarie che consentano loro di prendere decisioni finanziarie informate nella vita adulta.

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Scopri cosa la scuola può fare per proteggere le ragazze dalla violenza economica e psicologica (Vivereateneo.it)

Il messaggio chiaro emerso dall’incontro è che l’educazione finanziaria deve essere integrata nei programmi scolastici, affiancata da una formazione continua nel corso degli anni. È necessario dunque uno sforzo collettivo affinché tutte le ragazze possano accedere a strumenti e risorse che le equiparino in termini di competenze finanziarie. Solo così potranno evitare situazioni di precarietà e dipendenza, costruendo un futuro migliore per loro e per le generazioni a venire.

Un passo verso l’indipendenza economica

Un tema centrale e fondamentale discusso durante la conferenza è stato come le competenze finanziarie e digitali possano fungere da propulsori per un accesso migliore al lavoro e all’indipendenza economica delle donne. Implementando programmi di educazione specifici, ci si propone di dotare le donne e le ragazze degli strumenti necessari per affrontare le sfide del mercato del lavoro contemporaneo. È evidente che investire in questo tipo di educazione non significa solo creare opportunità professionali, ma anche combattere forme di violenza economica e psicologica che purtroppo ancora affliggono molte donne.

Fornire competenze di base in finanza personale e gestione economica può rappresentare una protezione contro situazioni di sfruttamento e abuso, creando così una società più giusta ed equa. Senza dubbio, c’è bisogno di un cambio di mentalità culturale, dove la capacità di gestire denaro diventi una priorità nella formazione educativa delle ragazze. La conferenza ha acceso i riflettori su un problema che non può più essere ignorato e che richiede l’attenzione di tutti, affinché il futuro possa vedere un abbattimento del gender gap finanziario in ogni sua forma.

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