Se vuoi creare benessere, questa è la tecnica della danza più sviluppata del momento: ecco da chi deriva, i dettagli della vicenda
Se vi siete mai chiesti come facciano i dervisci turchi a danzare in tondo per ore senza avvertire alcun malessere, siete nel posto giusto. Questo articolo esplorerà le tecniche e gli aspetti culturali della rotazione dei dervisci, noti anche come Semazen, e come queste pratiche siano intrinsecamente legate a una meditazione profonda e a una preparazione fisica speciale. Scopriremo insieme le meraviglie di questa tradizione, che è molto di più di una semplice danza.
La danza dei dervisci è una pratica affascinante radicata nel sufismo, una delle forme più mistiche e ascetiche dell’Islam. Gli appartenenti a questa tradizione indossano abiti tradizionali, spesso bianchi, che simboleggiano la purezza e la ricerca di una connessione più elevata con il divino. Durante le loro esibizioni, oltre alla danza, i dervisci incorporano movimenti che riflettono una profonda meditazione. Non si tratta dunque solo di girare su stessi, ma di entrare in un contesto rituale che trasmette spiritualità e dedizione.
Tale danza non è semplice intrattenimento; è una forma di adorazione verso Allah, attraverso la quale il danzatore si allontana dai desideri terreni cercando di raggiungere la perfezione divina. La rotazione del corpo è vista come un simbolo della danza dei pianeti attorno al sole, riprodotta in un ciclo che sembra infinito e senza sforzo. Ma, ponendo la mentalità da parte, vi starete chiedendo: come riescono a danzare per così tanto tempo senza sentirsi male?
La tecnica della danza e il benessere
La chiave per la lunga durata delle loro danze risiede in una combinazione di attenzione particolare e movimento preciso. I dervisci ruotano su se stessi mantenendo una particolare postura, che aiuta a minimizzare i disagi. Durante la danza, i loro movimenti sono coordinati: la testa viene inclinata di circa venticinque gradi verso destra, mentre le braccia si aprono in un gesto che esprime accoglienza e libertà. La mano destra è orientata verso l’alto, simboleggiando un contatto con il divino, mentre la sinistra punta verso il basso, a significare l’aderenza alla terra.
Un altro aspetto fondamentale è il posizionamento dei piedi: il corpo ruota principalmente sul piede sinistro, il quale funge da perno. Con una rotazione a 360 gradi, il derviscio riesce a mantenere il contatto con il pavimento, stabilizzando così la rotazione stessa. E c’è di più: la rotazione è studiata per essere centrata attorno all’asse verticale tra la gamba sinistra e il cuore, minimizzando le vibrazioni al fine di ridurre al minimo il rischio di vertigini.
L’abbigliamento e la concentrazione
Un altro fattore cruciale nel mantenimento della stabilità e del comfort dei dervisci durante le loro performances è il tipo di abbigliamento. Le gonne ampie, chiamate Tennure, si aprono durante la danza e ruotano attorno al corpo, estraendo l’energia centrifuga. Questo meccanismo aiuta a limitare le oscillazioni verticali e stabilizza la rottazione. Inoltre, i dervisci vengono incoraggiati a mantenere gli occhi semiaperti, ottenendo così una visione sfocata, una sorta di fissazione ottica che consente loro di orientarsi in modo più sereno mentre danzano.
La concentrazione gioca un ruolo fondamentale. I Semazen sono addestrati a focalizzarsi sulla propria spiritualità e sul proprio respiro. Essere in uno stato meditativo aiuta a mantenere la calma di fronte alla continua rotazione, riducendo la possibilità di nausea e disorientamento. In alcuni casi, anche la dieta seguita può essere di aiuto: consumare cibi leggeri e limitare quelli molto acidi o grassi è una pratica comune tra i dervisci.
Record e curiosità sulla danza dei dervisci
La danza dei dervisci è tanto affascinante quanto straordinaria, e non mancano aneddoti e record curiosi a riguardo. Secondo quanto riportato dal Guinness World Records, il numero più alto di rotazioni eseguite in un’ora è stato sorpassato incredibilmente da un danzatore di nome Shafik Ibrahim. Questo record, fissato a ben 2.905 giri, dimostra non solo l’abilità fisica incredibile dei dervisci, ma anche la loro dedizione spirituale.
La cultura che circonda i dervisci è ricca di significato e rappresenta una fusione di arte, religione e meditazione. Oltre all’aspetto spirituale, la danza dei dervisci rotanti continua a catturare l’immaginazione di persone in tutto il mondo, attratte dalla loro tradizione millenaria e dalla loro straordinaria capacità di mantenere equilibrio nell’incessante movimento. Questo rituale non è solo una performance, ma un viaggio che affonda le radici in antiche pratiche spirituali, ponendo la danza come una sacra forma di contatto tra l’umano e il divino.