Il bucato è una delle faccende domestiche che tutti ci riserviamo di fare durante il weekend, tempo permettendo. Ci sono alcune particolari caratteristiche che devi conoscere e rispettare, perché il tuo bucato sia davvero perfettamente pulito.
Specialmente se si parla della biancheria, devi sapere che bisogna lavarla in lavatrice a determinate temperature, al di sotto delle quali i capi potrebbero non essere del tutto puliti e disinfettati.
Ma forse, la teoria delle alte temperature per lavare bene i capi è stata sbagliata sin dall’inizio. Cerchiamo di capire insieme il perché e la motivazione per cui, è bene anche risparmiare.
Il bucato, non sempre è pulito a 90°
Alzi la mano chi di noi non lava quanto la biancheria, quanto le lenzuola in lavatrice ad una temperatura non inferiore a 60°. Sì, ci hanno sempre detto che la temperatura ideale per il lavaggio di determinati capi d’abbigliamento o di arredo non deve mai scendere la di sotto dei 60° e non superare i 90°. Forse, questa pratica che abbiamo sempre utilizzato, in realtà è sbagliata dall’inizio.
L’acqua calda, sin dall’epoca delle nostre nonne, era uno degli antibatterici e anti acaro più efficaci che siano mai esisti. Sì, perché ad alte temperature, tutti i micro organismi muoiono e, di conseguenza, ciò sul quale essi si erano depositati, risulta essere pulito ed igienizzato. Una regola che abbiamo adottato sempre, ma forse è sbagliata.
Lavaggi con acqua calda possono essere utili per igienizzare ma dannosi per le fibre del nostro bucato e farci spendere anche tanto in materi adi energia elettrica. Allora la domanda sorge spontanea: se non lavo ad alte temperature, rischio qualcosa, in termini di igiene? Cerchiamo di capirci di più.
Abbinare insieme ciclo lungo di lavaggio e un buon detersivo
Partiamo dal fatto che la biancheria deve essere sempre più pulita di qualsiasi altro capo di abbigliamento perché è a diretto contatto con la nostra pelle. Come possiamo, allora, assicurarci che sia pulita se non “dovremmo” più utilizzare le alte temperature? L’uso regolare di lavaggi a 60° o 90° degrada le fibre, rendendole più vulnerabili all’usura e sbiadendo i colori, e questo vale sia per gli asciugamani che per le lenzuola. Ancor di più per la biancheria intima.
Una chiave vincente può essere quella di combinare un ciclo di lavaggio lungo, un buon detersivo ed una temperatura, al massimo, di 40°. Un lavaggio prolungato proprio a 40°, permette al detersivo di entrare a fondo nelle fibre e svolgere un’azione igienizzante efficace. I 40° rappresentano anche una scelta efficace in materia energetica perché ci permette di risparmiare ed avere un minor impatto sull’ambiente.
La tecnica di usare un buon detersivo, abbinato ad una temperatura media salva i nostri capi di abbigliamento. Ogni tanto, infine, è bene anche aggiungere del detersivo disinfettante per il bucato, per rendere il tutto ancora più pulito del previsto.